L’Avv. Morena Luchetti affronta la spinosa tematica che ha visto coinvolti il Comune di Piombino e l’Autorità Nazionale della Concorrenza e del Mercato in un caso riguardante alcune concesioni demaniali marittime.

È come una matassa, di cui non pare trovarsi ancora il bandolo.

L’annosa questione delle concessioni demaniali, tra proposte (naufragate) di riforma e tentativi più o meno spinti in direzione “concorrenza”, sembra non avere fine.

Eppure alcuni punti fermi, da lungo tempo, sono individuabili. O meglio, sono stati individuati, e cristallizzati, sul crinale giurisprudenziale sia europeo che interno oltre che in fonti comunitarie aventi diretto impatto nel diritto nazionale.

Proveremo in questa sede a ricordarne alcuni prendendo spunto da una vicenda, attuale, che interessa il Comune di Piombino.

Con Determina 408 del 21.5.2020 il Comune, per mano del Dirigente servizio ambiente, ha tracciato il procedimento amministrativo da seguire per la formalizzazione delle licenze suppletive relative alla nuova durata delle concessioni demaniali marittime aventi finalità turistico-ricreativa, in applicazione della Legge di Bilancio n. 145 /2018, articolo 1 commi 682, 683 e 684.